Il giorno della Memoria



Oggi ci siamo riuniti al cimitero, in un posto triste, in una giornata grigia e piovosa, per ricordare invece momenti felici con persone che, con la passione per il ciclismo, hanno percorso un pezzo di vita insieme a noi.

Con loro abbiamo percorso migliaia di chilometri, affrontato le salite più dure e le discese più veloci, con loro abbiamo scambiato emozioni, battute e sorrisi.

Ogni pedalata, ogni respiro, ogni curva ci ricorda ora quanto siano stati importanti per noi, non solo come compagni di viaggio, ma come persone, amici, fratelli.

Se oggi ci siamo ritrovati è perché ci sentiamo parte di un gruppo, di una famiglia. Con loro abbiamo condiviso momenti che solo chi pedala può davvero comprendere. Le sfide superate insieme, il vento in faccia, il sole, il caldo, la pioggia, il freddo, la fatica che ci rende più forti: tutto questo ci unisce, ci rende fratelli.

C’è chi pensa che una persona vive finché viene ricordata. E noi, oggi, con questo gesto, li manteniamo vivi nei nostri cuori e nelle nostre menti. Anche se ora sono assenti fisicamente, il loro spirito vive in ogni pedalata che facciamo, in ogni paesaggio che ammiriamo, in ogni sforzo che dedichiamo alle nostre uscite.

Noi abbiamo ereditato il loro progetto, il loro sogno, che è diventato nostro: quello di
mantenere unito questo gruppo con impegno, con passione e con lo stesso spirito di amicizia dei primi giorni.

Siamo consapevoli che un giorno li raggiungeremo, ma fino ad allora, se avremo la possibilità, continueremo a pedalare anche per loro, portando avanti la loro memoria e il loro amore per la bicicletta.

Il ciclismo è un viaggio, e ogni viaggio ha le sue tappe. Loro hanno concluso la loro, ma noi continueremo a portare con noi la loro memoria, affinché non siano mai dimenticati.

Pedalando insieme, oggi e sempre, con tutti loro.

Ciao Santino, Carlo, Vasco, Sandro, Vittorio e tutti gli altri…

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