La regina delle salite: Zoncolan

Come i bambini la notte prima della gita ho avuto difficoltà ad addormentarmi per l’eccitazione. Mi vengono alla mente le immagini dei ciclisti professionisti che impegnati in questa irreale salita soffrono, sudano e sbuffano a ogni pedalata a ogni singolo metro di questo mostro. E la mia preoccupazione é appunto capire se io sarò in grado di affrontarla. Anche durante le poche ore di sonno credo di essere stato accompagnato da incubi riconducibili a qualche girone infernale da fare in salita in bicicletta trainando enormi e pesantissimi macigni (ma non sarà che ho mangiato pesante?). La sveglia mi riporta alla realtà, sono già le 5 del mattino, qualche preliminare ultima verifica per non dimenticare niente e di corsa fuori per andare a prendere il mio amico Paolo e Beppi che mi accompagneranno in questa avventura e solo ora mi rendo conto che è ancora notte, buio fondo. Ma che cazzo sto facendo? Chi credo di essere diventato? Il all’attacco dello Zoncolan? IMPOSSIBILE!!

“Bisogna volere l’impossibile, perché l’impossibile accada”

L’ho voluto, é accaduto e l’impossibile si è materializzato in tutta la sua asprezza. Ce l’ho fatta ma ci è voluta tutta la mia passione, la mia determinazione e un pizzico di sana incoscienza.

Ed eccoci qua: Flavio Salmistraro, Paolo Maragotto, Giuseppe Sattin e l’amico Claudio Ferro alla conquista dello Zoncolan, affrontando pendenze disumane. Una storia epica da raccontare ai nipoti.

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