Domenica 17 luglio 2022
Il condizionamento mediatico che subiamo sistematicamente ci fa pensare che il nostro problema più grande adesso sia veramente il caldo. Anzi che APOCALISSE, l’ondata di caldo record in arrivo, sia più preoccupante della nuova ondata di Covid, della guerra in Ucraina, della crisi di governo o addirittura della separazione di Totti ed Ilary.
Tutti a preoccuparci della mancanza d’acqua, dei raccolti che stanno soffrendo, dell’uva che non matura in modo corretto compromettendo così considerevolmente la prossima produzione di prosecco. Questa si sarebbe una vera APOCALISSE.
E’ vero fa CALDO, ma voglio ricordare che siamo a metà luglio, per cui non possiamo dire che ci ha preso alla sprovvista. Come in tutte le cose basta prendere le giuste precauzioni: bere molta acqua (no prosecco), mangiare molta frutta e verdura e se non strettamente necessario non uscire nelle ore più calde.
MANCO A DIRLO
Incuranti delle tante raccomandazioni un nutrito numero di ciclisti, almeno una trentina, si è presentato questa mattina al nostro appuntamento (forse perché i cantieri del 110% da controllare la domenica sono chiusi). Molte le facce conosciute, altre che non si vedevano da tempo (Cristian risorto) ma anche nuovi amici che si sono uniti al nostro gruppo per la prima volta (tra tutti Walter e Cesare).
L’itinerario odierno prevedeva la “fastidiosa” salita degli Ulivi da Nanto, che notoriamente è sempre molto esposta al sole, e se in gennaio questo non disturba, a luglio accresce il coefficiente di difficoltà.
Salutati gli “scalatori puri” al primo accenno di pendenza e poi i “passisti scalatori” e poi i “ciclisti della domenica” si è ovviamente formato il “gruppetto dei velocisti“. Velocisti veri e propri non ce n’erano ma l’importante era salire piano e non tentare di stare con gli scalatori che comunque si sono allontanati maleducatamente senza salutare.
Fortunatamente si sono poi ravveduti aspettando il resto del gruppo alla solita imbarazzante pausa caffè.
Stavolta la precisa ordinazione raccolta personalmente dal Presidente è stata stravolta; mancavano i macchiatoni (al posto portano degli striminziti caffè macchiati), il deca è stato dimenticato e il latte sul bricchetto a parte mai pervenuto.
Purtroppo a causa di uno sciopero di categoria, tra l’altro non annunciato, i fotografi al seguito del giro non hanno adempiuto alla loro mansione, per cui le poche foto scattate sono quelle del solito Presidente tuttofare.
Ripartiamo in discesa in direzione San Donato inoltrandoci nel suggestivo boschetto attraversato da bellissimi giochi di luce ed ombre (no prosecco) e dove la temperatura era assolutamente gradevole.
Piccola sosta per abbeverare con l’acqua della borraccia la piantina al cippo del nostro amico Sandro e via, più veloci della luce, verso Teolo e la sua tanto agognata fontanella d’acqua (no prosecco).
Per la cronaca dobbiamo notificare due forature. La prima di uno dei nuovi arrivati (Cesare) prontamente risolta con l’intervento del nostro uomo di colore (Maron); la seconda invece vorrei che riusciste voi a riconoscerlo (le prova tutte per mettersi in mostra).
All’arrivo ad Abano la direzione corsa ha dovuto insistere non poco per convincere i corridori a fermarsi al solito fresco aperitivo (oggi no prosecco a causa di imminenti esami).
Ad ogni modo possiamo aggiungere anche la giornata di oggi tra quelle ben riuscite e che ancora una volta ha visto protagonista il Gruppo Ciclisti LE TERME anche senza i nostri iscritti Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard che come sapete abbiamo mandato al Tour de France per aggiudicarsi il primo e il secondo posto.