Domenica 7 novembre 2021

La Parigi – Nizza

Saluti da Parigi

Continua l’ormai quasi secolare diatriba con i cugini francesi e con la Federazione Ciclistica Internazionale sulla paternità anche di questa corsa che evidentemente abbiamo tenuto a battesimo noi del Gruppo Ciclistico Le Terme. Unica differenza che loro l’hanno fatta diventare una corsa a tappe mentre per noi è tuttora una corsa in linea.

Al fascino di questa classica non sono riusciti a resistere i 27 ciclisti che questa mattina sono partiti puntualmente da Abano Terme, alcuni anche rinunciando alla prima uscita in MTB.

E cosa c’è di meglio contro il logorio della vita moderna di una spensierata pedalata la domenica mattina?
La domenica mattina le strade sono poco trafficate, gli automobilisti non hanno la fretta imposta dagli impegni infrasettimanali. La domenica ci si può rilassare in un bel giro in bicicletta assieme agli amici che condividono la tua stessa passione.

Beh non è esattamente così, sulle nostre strade un gruppo di ciclisti, anche se di domenica mattina, non si può permettere la spensieratezza o la distrazione, bisogna essere assolutamente concentrati e attenti a ogni possibile pericolo che possa venire dal gruppo stesso o dalla strada.

Proprio per spiegare, anche ai non ciclisti, le regole da rispettare e le difficoltà da superare correndo in gruppo ho pensato di buttare giù queste due “brevi” considerazioni:  

State a destra!!

Si certo si deve mantenere la destra per cui si corre nei pressi del ciglio stradale. Avete mai fatto attenzione allo stato pietoso del ciglio stradale su cui dovrebbe correre il gruppo di ciclisti? Spessissimo sconnesso, rovinato dal tempo, dall’incuria e dal passaggio di mezzi pesanti, con pericolose crepe, buche a cielo aperto o rattoppate alla “viva il parroco” che diventano forse ancor più insidiose. Dalla macchina queste difficoltà non si notano ma entrarci con le nostre strette ruote, vi assicuriamo è molto pericoloso.

I Motti della Briscola.

I segni sono importanti ma conoscere o peggio usare i segni usati nella briscola non aiuta certo chi ci segue per cui è indispensabile che chi guida il gruppo, che di seguito chiameremo “il conducente”, segnali il pericolo imminente con un gesto ben visibile della mano a indicare la buca o quantomeno la difficoltà in arrivo. Chi è in testa al gruppo ha la responsabilità di segnalare, magare in tempo utile a una reazione, ogni pericolo, ogni rallentamento, uno stop, un semaforo, un incrocio e ogni svolta a destra o sinistra. Per questo deve avere naturalmente ben chiaro il percorso che si è deciso di fare e deve conoscere i molti segnali convenzionali che vengono usati per comunicare con chi lo segue.

La Scopa

E dopo la briscola la scopa.
Per gruppi come il nostro, dove non c’è competizione e comunque non si vuole lasciare nessuno per strada abbandonato al proprio destino, chi è in testa al gruppo dovrebbe avere la sensibilità di mantenere un’andatura costante e accessibile anche ai componenti meno preparati della comitiva. Dette delle già molte responsabilità del “conducente” ecco che qui dovrebbe venire in suo soccorso “la scopa”, l’ultimo della fila, che dal fondo del gruppo segnala l’eventuale difficoltà e lancia gentilmente la richiesta di abbassare la velocità. Non avendo a disposizione mezzi tecnologici, tipo le radioline dei professionisti, ed essendo inutili anche in questo caso i “motti della briscola”, si ricorre a più tradizionali ed irripetibili rimproveri urlati a squarciagola che non sempre sono però ascoltati dal “conducente”. Risolutivo in questi casi sembra essere il “fischio”, molto più udibile e convenzionalmente recepito come una richiesta urgente di rallentamento.

La Marmotta

MACCHINAAAA!!!  è l’urlo terrorizzato che proviene dalla “sentinella” in coda al gruppo appena avverte il pericolo di una macchina in avvicinamento, come la marmotta che segnala alla sua comunità il pericoloso arrivo di un predatore. Per questo la sentinella che è in coda al gruppo deve possedere un buon radar e un buon udito (o quantomeno portare un buon apparecchio acustico). La minaccia annunciata si avvicina rombando e strombazzando istericamente, si affianca pericolosamente senza aspettare il momento più opportuno per superarci. Non importa se non c’è spazio, se siamo in prossimità di una curva o se non c’è la visibilità necessaria, la macchina deve stare a stretto contatto con il gruppo e tenterà comunque di superarci stringendoci sempre di più verso il pericoloso ciglio stradale. La categoria più pericolosa di automobilisti è sicuramente quella degli indecisi (senza differenze di genere) che non sa se continuare il sorpasso, accodarsi o unirsi fisicamente ai malcapitati ciclisti. Assicuro che i momenti di panico sono sempre più frequenti e che gli automobilisti raccolgono, spesso di buon grado, le raffinate espressioni di contrarietà dei ciclisti che, per comprensibili motivi di stile, non riporto.

I non vedenti

Descritti i ruoli del conducente, della scopa e della sentinella vorrei parlare ora dei “passeggeri”. I passeggeri sono quei ciclisti che rimangono nella pancia del gruppo, cioè tra il conducente e la scopa, rimanendo coperti dal vento e risparmiando, si calcola, almeno il 20% di energie rispetto al “conducente”. Essi non possono però dormire sonni tranquilli perché non vedono praticamente niente della strada. Pedalano praticamente alla cieca e il pericolo vi assicuro è sempre dietro l’angolo. Essendo a 20/30 cm dalla ruota di chi li precede devono “fidarsi ciecamente“, sicuri che questo gli segnalerà ogni buca e non frenerà improvvisamente. I tempi di reazione all’interno del gruppo sono praticamente pari a zero. Alla velocità di 35kmh i 30-50 cm di nostra visuale scorrono verso di noi letteralmente in una frazione di secondo. Per cui sceglietevi con cura e fidatevi ciecamente del ciclista che vorrete vi faccia da guida, come un addestrato cane per non vedenti.

Come avrete capito quello che noi spesso descriviamo come un bel giro spensierato in bici è in effetti un esercizio fisico impegnativo che prevede altresì un’attenzione e una concentrazione costanti. Concludo invitando tutti, ciclisti e automobilisti, a rispettare le regole della strada. Noi ciclisti evitando di correre in doppia fila o troppo al centro della strada e gli automobilisti considerando il ciclista, o un gruppo di ciclisti, non un ostacolo o un birillo ma un mezzo di trasporto da superare solo se lo spazio disponibile lo rende possibile.

Mi scuso se mi sono dilungato così tanto in questo “post” e ringrazio di cuore i miei pochi affezionati lettori a cui offrirò volentieri un caffè alla nostra prossima uscita.   

La Parigi – Nizza

Percorso: Abano, Fossona, Bastia, Albettone, Sossano, Orgiano, Ponticelli, Agugliaro, Vò Vecchio, Teolo, Bresseo, Praglia, Abano. Totale circa 75 km e pochissimo dislivello. Roba che anche me cugin Mauro podaria (senza offesa😜) ma è impegnato in una gara di pesca in Senna.

Visualizza o scarica qui il percorso

Informiamo i vecchi e i nuovi amici che sono già aperte le iscrizioni e i rinnovi al Gruppo Ciclistico LE TERME Padova per la stagione 2022.

Contattateci, più siamo e più ci divertiamo.

Per ogni informazione potete consultare la pagina dedicata ai tesseramenti del nostro sito.

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