Passo dello Stelvio

La più classica delle cime Coppi, 2757 m s.l.m.

Trasferta in Alta Val Venosta per i più intrepidi dei nostri iscritti.

Appuntamento alle primissime ore del mattino quando il sole non ha ancora fatto la sua quotidiana apparizione. Il tempo di caricare “armi” e bagagli sulle auto e partenza con entusiasmo verso l’impegnativa destinazione odierna.

Toccare il cielo con un dito

La regina delle salite italiane con i suoi 25 km di costante ascesa. Grazie allo scollinamento (ah se fosse una collina!!) ai 2.757m la sinuosa strada del Passo dello Stelvio è la strada di valico più alta d’Italia. Anche grazie ai suoi 48 tornanti sul versante altoatesino, è considerata una delle strade più imponenti e tortuose del mondo. Questa salita ha sempre affascinato ogni ciclista, che almeno una volta nella vita è sfidato ad affrontare.

Imprese epiche

Sono entrati nella storia molti degli gli arrivi sullo Stelvio del Giro d’Italia, specialmente nel passato quando uomini e mezzi non ci si fermavano mai davanti a niente.

Aldo Moser al giro d’Italia 1965

E se il Passo dello Stelvio è il valico più alto d’Italia il versante svizzero l’Umbrailpass, chiamato anche Giogo di Santa Maria, è il passo più alto della svizzera. Questa strada scendendo con i suoi tanti e ripidi tornanti verso Santa Maria, offre panorami e paesaggi mozzafiato immersi in un verde tipicamente “svizzero”.

Superare la dura salita italiana da grandissima soddisfazione finale mentre godersi la bella e lunga discesa svizzera è la giusta ricompensa.

Le Terme sullo Stelvio

Oggi hanno risposto presente alla titanica sfida i nostri: Sandro Lazzeretto, Paolo Maron, Paolo Maragotto, Francesco D’Emanuele e Simonetta Bernardi che si sono aggregati ad un altro gruppetto di amici ciclisti di Abano e dintorni.

E il Presidente? Ha deciso di astenersi per non far ridere anche le marmotte svizzere.

L’alimentazione è assolutamente importante in queste occasioni anche se non bisogna esagerare.

“Se non riesci a finire il panino dopo me lo dai e lo mangio io”

Purtroppo non tutti superano la dura prova e i resti dei poveri ciclisti lungo la strada ne sono testimonianza.

COMPLIMENTI !!
BRAVISSIMI TUTTI

Ma sicuri che siano saliti veramente in bicicletta

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