Trovare spunti per raccontare i nostri percorsi diventa per me sempre più difficile e anche per questo motivo oggi abbiamo ripercorso le strade ed i sentieri che furono di ispirazione al grande poeta nella speranza di incontrare anch’io la mia musa ispiratrice (chi se la fosse persa può leggere quì).
Niente di tutto ciò, l’incontro che più mi potrebbe aver ispirato oggi è la pioggia. La tanto agognata pioggia finalmente è arrivata e ci ha accompagnato praticamente per quasi tutti i nostri 100km sui Colli Euganei.
Previsioni meteo
L’operazione che ogni ciclista deve effettuare la mattina, oltre a quelle fisiologiche, è il controllo delle previsioni meteo che danno l’indicazione di cosa dobbiamo aspettarci durante il nostro giro in bici. Questa mattina presto probabilmente non serviva perché stava già abbondantemente piovendo. Le previsioni dicevano però che la perturbazione sarebbe passata velocemente e che non dovremmo avere incontri ravvicinati con l’acqua. Niente di più sbagliato. Siamo partiti alle 08:00 ma già alle 08:30 abbiamo ricevuto la prima benedizione che poi sembrava seguire esattamente il nostro percorso.
Nuvoletta fantozziana
Ma quasi nessuno si è lamentato, tanta era la voglia di pedalare al fresco, piuttosto che bruciati dal sole e dal caldo torrido di questi ultimi giorni. Qualcuno ha sottolineato che giovedì sulle colline romagnole avremmo persino pagato pur di ricevere quattro gocce d’acqua rinfrescante.
Pochi si sono scoraggiati e hanno preso la strada di casa ma i più arditi hanno continuando rimanendo fedeli al tracciato stabilito proprio fino alla fine.
Lento come una lumaca
Curiosità: Qualcuno si è mai chiesto perché le lumache escono dopo un acquazzone?
Quelle che vediamo in orti e giardini dopo un’acquazzone rientrano nel gruppo dei molluschi terrestri, che si sono adattati alla vita fuori dall’acqua pur conservando una forte dipendenza da essa. Ciò spiega come mai vengano allo scoperto soprattutto durante la notte e nelle giornate di pioggia.
Oggi mi sono demoralizzato quando durante la salita di Villa Beatrice mi sono visto superare da una lumaca. Ferito nell’orgoglio ho dato tutto me stesso, l’ho ripresa, sono sceso dalla bici e l’ho schiacciata senza pietà.
È stato indubbiamente un bel giro,lo rifarei sotto l’acqua ️,più e più volte.Di certo 4 gocce non mi fermano
Il giro e l’altimetria sono state azzaccate in pieno,la pioggia ha solo un po’ rallentato la corsa,ma nulla più .Direi un bel giro,anche perché ogni ciclista sa che la pioggia è un fattore che ci può stare..️