El giro del Zoba

Gruppo Ciclistico Le Terme Padova

Sovizzo – Sant’Urbano – Castelgomberto – Torreselle – Monteviale – Creazzo

Il giro di Giovedì 14 Ottobre 2021

Dopo la devastante inondazione della settimana scorsa che tanti danni ha provocato anche in alcune nostre case, eccoci a riproporre il Giro del Zoba.

Abbiamo recuperato il giro previsto giovedì scorso sui Colli Vicentini (da non confondere con i Colli Berici).

Appuntamento come previsto alle ore 09:31 ma la partenza è stata volentieri ritardata di qualche minuto per passare a salutare un caro amico che non ha potuto unirsi a noi.

Dunque partenza effettiva poco dopo le 10:00 in un fresca ma luminosa mattinata di metà ottobre con un bel cielo azzurro illuminato da un sole che cercava di alzare, senza ancora riuscirci, la temperatura dell’aria che è rimasta a lungo attorno ai 9°/10°.

Hanno accolto il nostro invito 9 ciclisti che con determinazione e buon spirito di partecipazione si sono incolonnati seguendo il tracciato che avevamo preparato.

Oggi il nostro Capitano Beppi, ancora alle prese con i danni subiti a causa dell’inondazione, non è potuto venire per cui ci serviva un volontario che facesse l’andatura. Per il primo tratto l’ho fatto io (Flavio ndr.), poi Luca e Mauro e in batter d’occhio siamo arrivati sui Colli Berici che dovevamo valicare per arrivare a Sovizzo da dove sarebbe partito il nostro circuito sulle Prealpi Vicentine. Grazie La salita a Sant’Urbano, con vista sui due romantici Castelli di Giulietta e Romeo, è immersa nel verde ed il panorama che ci regala è meraviglioso.

Strada degli Ulivi a Sant’urbano

Alla fine della salita, all’incrocio subito dopo la chiesa prendiamo la strada sulla destra che ci porterà a Bernuffi, Monteschiavi e Castelgomberto. Questa strada ha una serie di saliscendi bellissimi da affrontare e sulla sinistra lo sguardo si perde nella laboriosa Valle dell’Agno che attraversando Trissino, Cornedo e Valdagno raggiunge Recoaro Terme.

Qualcuno con giubbino invernale, gambali, copri-scarpe e si è appena tolto i guantoni riscaldati

Si scende a Castelgomberto e a destra in direzione di Valle da dove ci si inoltra in una piccola valle (appunto il nome) circondata da rigogliose colline e campi ben curati. Anche qui la sensazione più immediata è quella della gran pace, della tranquillità che questi luoghi riescono a trasmettere. Inizia la salita che in 4,5 km con una pendenza media del 7% ci porterà a Torricelle. Una bella salita costante, continua, senza strappi particolari e un asfalto ben tenuto che si inerpica tra una fitta vegetazione su entrambi i lati della strada.

Si arriva a Torreselle e qui facciamo la nostra pausa caffè nella semplice e tradizionale trattoria che si trova proprio nel piazzale della bella chiesetta. Abbiamo già alle spalle 65km e circa 850 metri di dislivello e qualcuno si augura che le salite siano finite. Qualcuno ha indossato il nuovo giubbino invernale e si lamenta che ha sudato tanto in salita e che adesso fa troppo caldo per cui comincia a spogliarsi; si proprio a spogliarsi, su una sedia alla francese, come la più consumata delle ballerine di strip nei più malfamati club di Caracas. Per rialzare il livello culturale del momento, il nuovo amico Ing. Rodolfo decide di declamare una poesia di sua composizione, origliata con molto interesse anche dalla coppia intenta a consumare un abbondante piatto di bigoli e una caraffa di rabosello seduti al tavolo accanto al nostro.

Su licenza dell’autore riporto di seguito la poesia:

BIONDA IN BICI

Una bionda in bicicletta,
pedalava per la via,
dei ciclisti incuriositi la seguivano nella scia,
le sue chiome d’oro al vento,
suscitavano uno sguardo attento,
ma una curva insidiosa,
ruppe la visione fascinosa,
e così i ciclisti dalla vista rapiti,
tutti in fosso sono finiti.

Ing. Rodolfo Stevanato

Ok meglio ripartire. Scendiamo in direzione di Monteviale e Creazzo e anche in questo caso il panorama ci obbliga a fermarci per scattare qualche foto del paesaggio (scatti rovinati comunque dalla nostra disordinata presenza).

Arrivati a Creazzo, bel borgo di sicure origini medievali, si scende nuovamente verso Sovizzo per chiudere il nostro circuito sui Monti Vicentini e da qui valicare nuovamente i Berici da Sant’Agostino (Via Pilla) fino ad Arcugnano.

Non ci resta che percorrere, ora a velocità moderata, la solita Riviera Berica e poi lo stradone che ci porta nella terrà del baccalà (non in Scandinavia ma la meno nordica Montegalda) e poi finalmente a casa.

Personalmente ritengo questo un bellissimo giro (140km per chi come me arriva da fuori Abano e 1100m di dislivello) e a quanto pare anche agli altri componenti la carovana è piaciuto molto, al punto che il solito “qualcuno” ha proposto di metterlo nuovamente in calendario per la prossima primavera.

Questo qualcuno ha naturalmente un nome e un cognome ma per motivi di privacy ho deciso di non nominarlo, anzi proporrei di dargli il soprannome di Alain, si proprio Alain ….. Prost come il famoso ex pilota di F1 e non solo per la velocità con cui va in bicicletta (ma lascio a voi il compito di indovinare il vero motivo).

Abano – Longara – Salita Michelangelo – Monachelle – Sant’Agostino – Sovizzo – Sant’Urbano – Castelgomberto – Torreselle – Monteviale – Creazzo – Sant’Agostino – Salita Pilla – Discesa Militare – Longara – Abano (120km – 986+m)

Visualizza qui il percorso e scarica il GPX

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