Mesopotamia

Mesopotamia: la terra tra i fiumi

La Mesopotamia (dal greco -ma forse più verosimilmente dal veneto antico- mésos– ‘che sta in mezzo’, e potamós, ‘fiume’, con il suffisso -ia, ‘landa’; quindi ‘terra fra i fiumi‘, Brenta, Bacchiglione e Adige) è una regione del Veneto e più precisamente della Bassa Padovana.

La conoscenza della storia delle grandi culture della Mesopotamia è relativamente recente. All’inizio del XVIII secolo, dopo il fortuito ritrovamento e la traduzione della famosa tavola “Imboressarse dal ridar” scritta in Lingua Venetica (da non confondere con l’attuale lingua veneta) provocò un rinnovato interesse per questa terra, considerata misteriosa e ostile. Numerosi studiosi intrapresero viaggi, dai quali solo alcuni riuscirono a tornare carichi di osservazioni e reperti archeologici relativi alle antiche civiltà mesopotamiche altri invece sembra abbiano aperto cantine ed enoteche.

IL VINO E VENETI ANTICHI
Il culto del Dio Keno (Friularo) venerato dagli antichi veneti

Si è cosi scoperto che a partire dal 2022 a.C. (strana la coincidenza della data che merita però una più attenta verifica) da queste fertili terre, la nascente ma ancora primitiva forma di cultura, si è poi propagata fino alle vicine spiagge di Chioggia, Sottomarina (ma solo zona Orti), Isola Verde, Rosolina, Scardovari per poi raggiungere la costa della penisola ellenica ed inseminare così la civiltà dell’antica Grecia che è stata poi la culla di tutta la cultura moderna. Filosofia, il teatro, la medicina, l’arte, la democrazia e lo sport (soprattutto il ciclismo) tramandati dalla Grecia antica costituiscono ancora la base culturale di tutto l’occidente e ancora oggi la sua storia è racchiusa nella nostra quotidianità.

Immagini della spedizione archeologica in Grecia 2018 alla ricerca delle “RAISE VENETE” (radici venete) sotto la statua di Leonida a Sparta

Discovery our “Venetian Roots”

Per i non anglofoni: Alla scoperta delle nostre Radici Venete.

Il nostro viaggio in bicicletta alla scoperta delle nostre radici in Mesopotamia comincia, in una fresca ma splendida giornata di sole, dal “Canale Battaglia” (Battle Chanel) di Mezzavia (Midway) da dove partiamo per raggiungere Pontemanco (Lackbridge), bellissimo borgo medioevale, dove facciamo la nostra prima sosta per una foto all’antico ponte sul mulino e visita al suggestivo Oratorio dell’Annunziata.

L’oratorio dell’Annunziata (1595) a Pontemanco (Lackbridge)

Proseguiamo costeggiando il “Canale Vigenzone” fino a Bovolenta (Bovolenta anche in inglese) dove il canale incontra il fiume Bacchiglione proveniente da Padova (Padua), Ponte del Bassanello (Bassanello Bridge), Ponte San Nicolò (Saint Nicholò Bridge) e Roncaiette.

Bacino Idrografico Brenta Bacchiglione – passeggiandoinbicicletta.it
BACINO IDROGRAFICO BRENTA BACCHIGLIONE

Proseguiamo, sempre seguendo l’argine del Fiume, fino a Pontelongo (Longbridge) dove giriamo a destra lasciando definitivamente il Bacchiglione al suo lento scorrere verso Chioggia ed il Mare Adriatico. Il nostro viaggio prevede invece di scendere verso sud in direzione Pegolotte, fino a incrociare prima il “Canale dei Cuori” (Hearts Chanal) e poi il “Canale Gorzone” (Gorzon Chanal) che anticipano il grande “Fiume Adige” in località Cavarzere.

Da qui risaliremo l’Adige, che con i suoi 410 km è il secondo fiume italiano dopo il Po, il terzo per ampiezza di bacino dopo Po e Tevere, il quarto per volume d’acque dopo Po, Ticino e Tevere, con 235 m³/s di portata media annua presso la foce (Fonte SuperQuark di Piero e Alberto Angela).

La strada segue docile il corso del Canale Gorzone (Gorzon Chanal), rispettandone ogni curva, fino a Borgoforte (Strong Village). Qui abbandoniamo il canale per incontrare il grande Adige e risalirne il corso fino ad Anguillara Veneta.

Proprio in questo tratto succede che il nostro uomo di colore (Paolo Maron) fora e dopo un cambio gomma con assistenza risolto nel tempo record di 9’32” si riparte verso Anguillara Veneta dove, stando alle ricerche araldiche effettuate, ha avuto origine molti secoli fa la mia titolata famiglia prima di trasferirsi nella zona termale.

Siamo a metà circa del nostro percorso e, dopo una breve pausa “macchiatone” al simpatico Bar Francy, lasciamo i miei antichi possedimenti terrieri di Anguillara per risalire verso nord in direzione di Bagnoli di Sopra (non esiste un Bagnoli di Sotto per cui penso che serva per differenziarlo da Bagnoli in provincia di Napoli che è effettivamente più sotto rispetto al Veneto).

Comune di Bagnoli di Sopra
Qui sopra una foto aerea di Bagnoli di Sopra e la Villa Widmann e sotto la Cantina del Friularo
Villa Widmann. Cantina del Dominio di Bagnoli

Ci lasciamo alle spalle Bagnoli con la villa e il famoso “Stradon Friularo“, dal nome del vino prodotto in queste zone. Varietà autoctona della famiglia del Raboso già adorato dagli antichi veneti, talmente buono da essere decantato addirittura dal Ruzante e da Carlo Goldoni.

Proseguiamo quindi di buona lena la nostra pedalata in direzione di Tribano, Vanzo e Pernumia (località dove nacque appunto il famoso drammaturgo, attore e scrittore italiano Angelo Beolco detto il Ruzante, nel 1496).

Siamo quasi alla fine della nostra pedalata nella Storia, e da Pernumia ci dirigiamo in direzione Battaglia e per ritornare a costeggiare l’omonimo canale (Battle Chanel), chiudendo così l’anello fluviale e il nostro viaggio alla scoperta della Mesopotamia Veneta.

Il Gruppo Le Terme non può però tornare ad Abano Terme senza neanche una salitella, per cui a Battaglia Terme si gira in direzione Galzignano Terme e poi superate le famose “bisse” da Torreglia verso Tramonte (frazione di Teolo Terme) e arrivare finalmente ad Abano Terme. Capito perché ci siamo chiamati Le Terme?

Anche questo post fa parte della serie “Pillole di Conoscenza” (forse più supposte che pillole)

Concludo consigliando ai miei lettori di diffidare sempre delle false informazioni non verificate che si trovano in internet (Fake news) ma considerate assolutamente attendibili le mie.

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