Soave e Monte Calvarina

SOAVE Significato: Grato ai sensi per la sua sottile delicatezza: profumo, sapore s.; che induce sentimenti di tenero abbandono o di placida serenità.

Della serie dei nostri Giri del Zoba oggi avevamo in programma un bel percorso che ci avrebbe portato a Soave, in provincia di Verona, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di vendemmia in queste zone, dopo aver verificato quelle del prosecco la settimana scorsa. Abbiamo modificato il percorso classico per includere al ritorno la bella salita al Monte Calvarina che ci avrebbe portato a salire in totale quasi 1700m di dislivello e un totale di 150km per chi partiva da Abano Terme.

Si sono presentati all’appello una decina di ciclisti e l’avvicinamento a Lonigo per proseguire poi verso Soave è stato percorso ad una sostenuta velocità di crociera ma accessibile a tutti i partecipanti.

Se nella botte piccola c’è il vino buono . . .

L’ingresso a Soave, dove avevamo programmato la nostra pausa caffè, è stato sconvolto dalla presenza alla porta d’ingresso della città di una enorme bottiglia di vino che ha catturato l’attenzione dei nostri ciclisti che sono notoriamente attratti da un buon bicchiere di vino, figuriamoci da una bottiglia di quelle dimensioni. La delusione è stata grande però quando i più attenti si sono accorti dopo un po’ che era finta e che serviva solo per fare qualche foto ricordo.

Strada del vino soave

Dopo l’attraversamento del bellissimo centro storico di Soave inizia la nostra salita sulle colline che impreziosiscono questa straordinaria parte di veneto e che anche dal punto di vista del ciclista offrono strade di rara bellezza immerse in vigneti, oliveti e tanti ciliegi.

Proprio su queste strade abbiamo dato il meglio di noi sia dal punto di vista ciclistico che da quello civico.

Braccia rubate all’agricoltura

Arrivando a Soave pensavamo che la stagione della vendemmia fosse finita ma con nostra grande sorpresa abbiamo potuto constatare che la maggior parte dei vigneti non è ancora stato vendemmiato. Forse proprio per questo motivo i nostri amici hanno pensato di poter dare una mano mettendo a disposizione mani veloci e sapienti nel raccogliere i grappoli migliori.

Grapeswatching

Come nel Birdwatching si dovrebbe andare in mezzo alla natura non per uccidere e mangiare ma per “osservare e ammirare gli uccelli” così come nello Grapeswatching (termine coniato oggi che unisce le parole inglesi grapes (uva) e watching (osservare/guadare) si dovrebbe andare in mezzo alla natura per ammirare e osservare i grappoli d’uva e non per mangiarli oltretutto rubandoli ai legittimi proprietari. Sembra però che la colpa sia loro perché piantano le vigne proprio a ridosso della strada.

Come potete vedere dalle foto però, qualcuno, sopraffatto dai sensi di colpa, ha poi cercato di risarcire il povero contadino offrendo volontariamente il suo aiuto nello spaccare la legna.

Dopo questa lunga parentesi prosegue il nostro percorso prima nella bella e tortuosa discesa da Castelcerino a Montecchio di Crosara e poi l’impegnativa salita da Roncà a Monte Calvarina dove abbiamo avuto un paio di incontri ravvicinati con uno scoiattolo e con un grosso uccello rapace che non siamo stati in grado di riconoscere. Per entrambi il rammarico di non aver avuto il tempo di scattare una foto.

Il lungo rientro

Scesi in picchiata dal Monte Calvarina ad Arzignano non ci resta che addentrarci nel traffico della provinciale che ci avrebbe portato a Montebello e da li in vista dei Colli Berici che dobbiamo attraversare per tornare a casa. Abbiamo trovato chiuso il solito bar a Meledo ma ne abbiamo scoperto uno “nuovo” che ha attirato la nostra attenzione e che con i suoi panini, ma anche la gentilezza delle proprietarie, ci ha rigenerato. Ci siamo ripromessi di ritornare.

Sembra un bel sorriso, o no?

Selfie-made man

selfmade man: uomo che si è fatto da sé, cioè che deve il successo sociale o professionale esclusivamente ai propri meriti e alla propria attività.
Selfie-made man invece (altro termine inglese coniato oggi) può essere tradotto come l’uomo che si è fatto i selfie, è riferito al nostro uomo di colore (Maron) che non perde occasione per immortalare il suo bel sorriso ed il suo casco assieme alle foto del gruppo.

E con questo credo di avervi tediato a sufficienza anche per oggi e chiudo complimentandomi con tutti gli amici di questa bella gita, che presentava anche strade sconosciute e soprattutto salite e panorami molto belli e che sembra abbia soddisfatto appieno tutti i partecipanti.

P.S. Complimenti e grazie a Nicola e Paolo per le belle foto che hanno condiviso.

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo giro e concludere con il solito: Per LE TERME … Hip Hip Hurrà

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