Chioggia

La cugina povera di Venezia, la Napoli del nord così viene spesso definita ma Chioggia è Chioggia, una città con una personalità forte, senza mezze misure. 

Le previsioni meteo assolutamente contrarie ci scoraggiavano da giorni ma la nostra caparbietà ha avuto la meglio. Certo, non sono risultate necessarie le protezioni solari che si usano da queste parti che in questa stagione sono sicuramente in offerta, ma tutto sommato anche se il cielo era coperto la temperatura e la bella compagnia è stata piacevole.

Tra peoci, caparossoli, bevarasse e capelonghe

Fa sempre un certo effetto, a noi che siamo abituati ai profumi dei muschi ed alle fragranze dei colli, respirare l’aria salmastra della laguna, sentire sul viso la brezza fresca che soffia dal mare e che attinge i suoi profumi accarezzando le spumeggianti onde che si infrangono sull’arenile ormai deserto. Ne rimaniamo inebriati ed inconsapevolmente la nostra mente associa immediatamente queste profumate sensazioni ai gustosi piatti “alla marinara” che tanto amiamo.

Ma non divaghiamo (sono anche in dieta!!), non siamo venuti a Chioggia per queste prelibatezze ma per gustarci i nostri imprescindibili 6 macchiatoni, 5 caffè e un deca lungo in tazza grande.

Stavolta abbiamo evitato di arrivare alla famosa Diga di Sottomarina dove abbiamo avuto la nostra disavventura il mese scorso, anche se per precauzione tutti avevamo una scorta supplementare di camere d’aria. Le immancabile foto di gruppo sono state scattata nel centro storico di Chioggia.

Il Percorso

Simpatiche Curiosità:
Come si chiamano gli abitanti di Chioggia? Chioggiotti? No, si chiamano quasi tutti: Boscolo (5665), Tiozzo (1716) o Penzo (1377)

Chioggia, luogo di soprannomi. Sì, perché la piccola cittadina lagunare è un caso più unico che raro, giacché la gran parte dei propri abitanti oltre a un cognome ha pure un soprannome. La ragione? I troppi casi di omonimia. Ecco allora che per distinguere persone con lo stesso nome e cognome, sono stati introdotti quelli che in laguna sono noti come detti. E la ragione di questa realtà sta nel lungo isolamento dalla terraferma.

Due tra i cognomi più diffusi hanno moltissimi detti. I Boscolo, ad esempio, hanno oltre 190 soprannomi. Ed ecco quindi che si possono incontrare Enrico Forcola Boscolo, Enrico Bachetto Boscolo, Enrico Cegion Boscolo, e tanti altri. Allo stesso modo, un altro cognome con un alto numero di detti è Tiozzo, con oltre 50. Alcuni di questi? Pecchie, Bae, Cagarela, Succa, Mela, Sale, Cucchi e molti altri.

E dal 2009 lo Stato riconosce i soprannomi di Chioggia, che saranno inseriti nella carta d’identità, nella tessera sanitaria e in tutti i documenti ufficiali, per risolvere tutti quei problemi di omonimia dilagante che affliggevano la popolazione. Rendendo anche le faccende amministrative e burocratiche più semplici da sbrigare.

Non oso immaginare cosa accadrà adesso che ai nuovi nati si potranno sommare il cognome del padre e della madre. Ad esempio se Enrico Forcola Boscolo e Maria Cegion Boscolo avessero un figlio?

Comunque oggi abbiamo fatto la prova del nove in piazza dove ho gridato: BOSCOLOOO
Beh, si sono girati tutti.


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One thought on “Chioggia

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