Riepilogo settimanale

Questa è stata una settimana ricca di attività che hanno coinvolto tutto il gruppo.

Il giro tranquillo del martedì si è trasformato per qualcuno in una impegnativa Gran fondo.

GF DELLE TERME


SOVIZZO – TORRESELLE

Il famoso giro del soba non ha disatteso le sempre alte aspettative sulle strade delle colline vicentine. Sempre bella la salita che porta a Torreselle salendo da Valle e poi al contrario salendo da Isola Vicentina.

ELEZIONE NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Sempre giovedì sera ha avuto luogo l’Assemblea dei Soci per il rinnovo delle cariche sociali che ha visto la presenza maggior parte degli iscritti al gruppo.

COMMEMORAZIONE AMICI DEFUNTI

Sabato mattina tradizionale appuntamento per la sentita commemorazione degli amici defunti.

Sessione MTB pomeridiana

Qualcuno nel pomeriggio, probabilmente in crisi d’astinenza, ha deciso di fare una sgambatina in MTB sui bei sentieri dei Colli Euganei.

GIRO DELLE FOGLIE MORTE

Dica trentatré

Domenica gruppone eterogeneo di 33 ciclisti in partenza da AbanoRitz per rispettare uno degli ultimi appuntamenti stagionali. Al suo interno oggi troviamo componenti di diversa qualità, età, genere ed ambizioni.

Dai più giovani 16enni, campioncini in rampa di lancio che fanno il giretto con noi come se fossero sulla cyclette della loro cameretta ai più attempati 80enni che sfidando le leggi della natura e si lanciano a velocità insostenibili tenendo la ruota dei più veloci e affrontano anche le più dure salite con l’entusiasmo dei giorni migliori. Tra questi due estremi c’è tutto un mondo di ciclisti con preparazione e ambizioni diverse, 3 donne e 30 uomini eterosessuali e, a mia conoscenza, nessuna rappresentanza del mondo LGBTQ+, ma a fare la differenza in questi casi non è il genere ma la passione, la determinazione, l’allenamento e soprattutto la voglia di stare assieme.

La gestione di un gruppo così numeroso sulle strade trafficate della domenica ci costringe a continui richiami all’attenzione, a rimane rigorosamente a destra e mai appaiati. Ad ogni rombo di motore che proviene alle spalle si alza l’urlo d’allarme “macchina” come se fosse in arrivo una colonna di tank russi.

Anche percorrendo le ciclabili l’attenzione non deve venir meno perché in questi casi la sede stradale si riduce di molto e incrociare persone a piedi o altri gruppi di ciclisti può essere pericoloso.

Il momento della pausa caffè poi diventa problematico. Negli occhi della malcapitata barista si possono leggere attimi di panico nella registrazione delle varie richieste. I tempi di preparazione poi si allungano costringendo tutto il gruppo a una lunga sosta. Sorvoliamo infine il momento di raccogliere dai vari ciclisti le monetine per il pagamento.

Per un gruppo come il nostro poter contare su un così alto numero di partecipanti è certamente motivo d’orgoglio e la dimostrazione che la nostra “filosofia” di ciclismo è apprezzata, ma comporta per contro anche qualche qualche responsabilità e preoccupazione.

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