ASOLO ma non d’A solo

17 Novembre 2022

Oggi si festeggia Santa Elisabetta d’Ungheria (non c’entra niente, era solo per informarvi!)

La nebbia doveva diradarsi presto ed invece ci ha accompagnato per un lungo tratto di strada. Ad un certo punto si è tramutata in foschia ma non ci ha mai abbandonato completamente.

Il programma è stato rispettato anche stavolta e nonostante le preoccupazioni del giorno prima siamo riusciti a partire puntuali alle 8:30 sotto gli occhi ammirati di Pasquale, che per l’occasione era venuto a salutarci dalla macchina. Il nostro “membro anziano” infatti non è venuto con noi perché si sta sottoponendo in questi giorni a un ciclo di fangoterapia (ciclo, non bicicletta) alle Terme di Abano (capito perché ci chiamiamo “Le Terme“). E qui la domanda sorge spontanea: come farà a rimanere sotto il fango per tutto quel tempo e poi ancora in vasca termale ozonizzata senza fare un pis-stop? Glielo chiederò …

Durante tutto il viaggio d’andata l’andatura era spronata dal pensiero del “paninasso con porchetta” che avremmo trovato ad Asolo ed invece con nostro immenso rammarico il solito locale “Porchetta a Manetta” era chiuso. Siamo ripartiti mestamente con le nostre pive nel sacco ed abbiamo imboccato (modo di dire poco attinente) la strada del rientro.

A San Martino di Lupari, dove all’andata abbiamo fatto la pausa caffè e dove abbiamo salutato l’amico Mauro che doveva rientrare presto, abbiamo fatto anche una sosta per rimpiazzare il rimpianto panino con porchetta. Individuato un negozio che poteva fare al caso nostro ci siamo scatenati. Qualcuno credo abbia esagerato con le dimensioni del panino ordinando una intera pagnotta abbondantemente imbottita.

Verso la fine qualcuno (un altro, non il qualcuno del panino) ha lanciato la proposta di allungare, probabilmente non soddisfatto dei 130km previsti da Abano. La maggioranza ha democraticamente ma categoricamente deciso che non se ne parlava nemmeno e dunque tutti dritti a casa (W la democrazia).

Meditazione in bicicletta

Tanti chilometri, poca salita, ma anche questo è ciclismo; lunghe pedalate in fila indiana, concentrati sul respiro, la cadenza di pedalata, attenzione sulla strada con tutte le sue asperità, sulla ruota del compagno davanti e sulla velocità controllata che permetta a tutti di arrivare a casa soddisfatti e soprattutto in sicurezza.

Bella pedalata e dunque concludiamo con il nostro motto:

Per Le Terme

Hip Hip Hurrà

P.S. Al rientro quel qualcuno di prima, messo democraticamente a tacere, ha comunque allungato il suo giro portandolo a oltre 170km. Bea testa!!

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