In giro col Giro

Il Giro d’Italia

25 maggio 2023

18° tappa: Oderzo – Val di Zoldo


Il Giro d’Italia, una delle competizioni ciclistiche più prestigiose al mondo, non è solo un evento sportivo di grande importanza, ma anche una festa popolare che coinvolge milioni di persone lungo tutto il percorso. Le strade addobbate di rosa, il colore simbolo della corsa, diventano un richiamo irresistibile per gli appassionati di ciclismo e per i semplici curiosi che vogliono vivere da vicino l’atmosfera unica di questa competizione.

Oggi si correva la 18° tappa da Oderzo a Val di Zoldo e parte del nostro gruppo non ha saputo resistere all’occasione di poter applaudire tutta la variopinta carovana.

Abbiamo pensato di salire sul Cansiglio partendo da Vittorio Veneto ed affrontando la bella salita che porta a Passo della Crosetta. Arrivati sull’altopiano ci si apre un sipario magnifico fatto di verdi prati e fitti boschi che sembrano usciti da una fiaba.

Pian del Cansiglio

Qui ci si rende conto che il Giro d’Italia è una manifestazione sportiva che va oltre la semplice competizione ciclistica. Le strade sono addobbate con tanti palloncini e fiocchi rigorosamente rosa da non confondere con un lavoro straordinario della cicogna (sarebbe comunque strano, tutte bambine?).
Il pubblico, sempre numeroso, attende con impazienza e tanta fantasia di striscioni il passaggio dei beniamini. C’è una festa in ogni paese contrada.

Un saluto al Giro

L’energia e l’entusiasmo che si respirano sono contagiosi, creando un’atmosfera di festa che coinvolge tutti, sia i fan accaniti che i semplici spettatori e noi “ciclisti della domenica” ci immaginiamo su queste strade tutti “CAMPIONI” dandoci battaglia per i 40 punti previsti sul GPM.

Anticipiamo i professionisti, tanto non ci prendono, seguendo il percorso fino a Tambre per poi deviare a destra seguendo la strada in direzione di Pianon che si inerpica sul fianco della montagna con uno scenario di salite e falsi piani affacciati sull’Alpago. Uno spettacolo da far accapponar la pelle.

Dopo la salita ci aspetta puntuale una lunga discesa che ci accompagna ai piedi della salita di Pian D’Alpago dove abbiamo previsto il nostro “campo base” in attesa del passaggio dei corridori e dove ci siamo ripromessi di dare “spettacolo”

Campioni d’Italia

Campioni ci dimostriamo sicuramente alla pausa pranzo, dove riusciamo a dare sempre il meglio di noi azzannando gustosi paninozzi farciti con “pastin” (tipica prelibatezza bellunese tra l’hamburgher e la salsiccia) accompagnati da una salsa fatta di cipolla e peperoni (tutt’altro che vegana). Il tutto naturalmente abbondantemente annaffiato da una birretta fresca. L’attesa dei ciclisti si prolunga per cui qualcuno fa un secondo giro di “pastin e birretta”. Poi si brinda col prosecco e si conclude con un buon caffè. Per fortuna dopo un po’ passano i ciclisti altrimenti non non so come sarebbe andata a finire.

Eccoli!!

Anticipati da un lungo carosello di auto pubblicitarie, furgoni che vendono gadget, originali autorizzati ma anche taroccati, moto della polizia, clacson strombazzanti, elicottero sopra la testa, eccoli che arrivano. I primi, i fuggitivi, impegnati a non farsi raggiungere e gli inseguitori impegnati per riprenderli. Più dietro i velocisti che si godono lo spettacolo e che probabilmente si sarebbero fermati volentieri per una dose di “pastin e birretta”.

Vai Alberto

Con l’emozione negli occhi, come dei bambini davanti ad un negozio di giocattoli, applaudiamo indistintamente tutti i ciclisti ma al momento del passaggio del nostro campione aponense, Alberto Dainese, vincitore proprio ieri di una volata spettacolare, il tifo è salito alle stelle e l’urlo “VAI ALBERTO” credo stia ancora echeggiando per tutta la valle.

L’Aponense Alberto Dainese

La festa è finita e dopo aver accuratamente evitato il controllo antidoping riservato agli spettatori, non ci resta che lanciarci in una lunga e veloce discesa che ci porta a Farra d’Alpago e poi, seguendo il lato orientale del Lago di Santa Croce, a Fadalto per raggiungere le auto parcheggiate e Vittorio Veneto.

Appuntamento all’anno prossimo sulle strade della Corsa Rosa

Dal vostro inviato, al seguito del Giro, è tutto, a voi la linea …

A momenti dimenticavo:

Per Le Terme HIP HIP HURRA’

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