I Tre Altopiani

Altopiano dei Fiorentini,
Altopiano di Lavarone
e Altopiano dei Sette Comuni

Anche quest’anno siamo saliti sui Tre Altopiani, questa volta in senso orario, al contrario rispetto all’anno scorso, alla ricerca di un po’ di fresco in compagnia di tanti buoni amici pedalatori.

Cominciamo col dire che stavolta non ho dimenticato a casa la ruota per cui ho potuto partecipare come tutti gli altri ciclisti in sella alla mia bicicletta.

Gruppo anche oggi numeroso, composto da 17 ciclisti, un bel numero considerando che si tratta di una trasferta infrasettimanale. Anche oggi abbiamo comunque una macchina, con fotografo incorporato, che ci seguirà durante tutto il percorso e che potrà rivelarsi utile in caso di qualche difficoltà e per portare tutti i nostri zainetti alleggerendoci la pedalata.

Per praticità abbiamo parcheggiato le nostre macchine nel fresco parcheggio della Birreria Summano a Piovene Rocchette proponendoci di fermarci per una, o due, buone birre a fine giro.

Temperatura ideale per una bella pedalata in montagna, cielo limpido e soleggiato ma che non dava particolare fastidio.

Il percorso presenta subito una lunga salita da Arsiero a Valico Valbona di circa 22km che affrontiamo con impegno ma senza andare “fuori giri”, consapevoli che il giro sarà lungo e arduo con i suoi oltre 2500 metri di dislivello.

Dal Valico Valbona, passiamo per il Passo Coe. Abbiamo scoperto che il nome deriva dal fatto che qui tutte le mucche ne hanno una (coa) e qualcuna anche due. Qui Valter, il nostro famoso domatore di animali, fa un incontro ravvicinato con un “simil-toro” con il quale fraternizza in modo commovente tanto che abbiamo pensato di caricarlo sul portabici dell’ammiraglia e portarcelo ad Abano (il quadrupede).

Ripartiamo attraversando l’Altopiano di Folgaria da Fondo Piccolo e Fondo Grande ed entriamo in Folgaria che brulica di turisti evidentemente tutti “cittadini” ma abbigliati “alla montanara” solo in occasione delle vacanze.

L’Altopiano di Folgaria è un susseguirsi di saliscendi tra il verde brillante dei prati che si fondono con ombreggiati boschi di larici, betulle e pini, dando all’insieme un emozionante senso di pace e di tranquillità.

Arriviamo quindi a Passo Sommo dove ci raggruppiamo alla “viva il parroco” per una foto ricordo.

Ripartiamo velocemente in discesa in direzione del famoso laghetto di……… LABBRONE (errore)

Lavarone

di cui abbiamo qui una bella foto

Salutiamo Lavarone con l’intenzione di fermarci presto per una pausa pranzo e ripartiamo quindi verso Monte Rovere ed il Passo Vezzena.

Quando sono arrivato al Passo Vezzena, molti miei compagni erano già arrivati ma erano evidentemente in stato confusionale. Cos’è successo? Disgrazia delle disgrazie, l’ammiraglia si è chiusa con le chiavi all’interno e non si apre. Il Maron che imprecava scomodando molti dei Santi cristiani, l’autista Mauro che cercava inutilmente di giustificarsi e tutti gli altri preoccupati per gli zainetti chiusi in macchina con panini ed integratori ed alcuni addirittura con le chiavi delle auto parcheggiate a Piovene R.

La scena era quasi apocalittica ma il Presidente mantenendo una calma mistica si avvicina alla macchina, fa un giro di perlustrazione attorno alla stessa, si concentra, impone le sue mani sulla maniglia sul lato del guidatore, sussurra una formula segreta e, tra lo stupore generale, magicamente la macchina si apre. Qualcuno grida al miracolo e osanna il Presidente cercando di avvicinarsi per toccargli le miracolose mani o almeno di baciargli i “sandali”.

Come si evince da queste foto qualcuno voleva addirittura che trasformassi l’acqua in vino o almeno in birra.

Scampato pericolo per cui, dopo un panino e una bibita, siamo pronti a ripartire per una lunga e bella discesa, intervallata da qualche breve risciacquo, che ci avrebbe condotto fino a Canove, Roana, Rotzo, Pedescala prima di rientrare da Arsiero al parcheggio delle birre di Piovene Rocchette.

Archiviamo questa nuova bella giornata di ciclismo che abbiamo trascorso in compagnia anche di qualche nuovo compagno di viaggio. Ci siamo divertiti, abbiamo condiviso un’esperienza esaltante e fortunatamente priva di incidenti, nemmeno una foratura nonostante il numero di partecipanti che ne aumenta percentualmente le probabilità.

Naturalmente la giornata si è conclusa con un bel terzo tempo ed un brindisi al gruppo nella frescura del giardino estivo della Birreria Summano.

Non ci resta che dare appuntamento alla nostra prossima avventura che sarà già la settimana prossima sui Passi Duran e Staulanza. E ricordatevi sempre che il Presidente vi apre le macchine anche senza “piede di porco”, fate attenzione gente, attenzione……

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